Appuntamento ormai fisso della stagione teatrale, i Tè letterari del teatro Vittoria vengono incontro a quella domanda di cultura e di intrattenimento raffinata e intelligente, colta e non pedante, di cui oggi c’è molto bisogno.
Si tratta di una formula essenziale ed efficace:
- il professore introduce, spiega, ricordando gli elementi fondamentali, le curiosità, i contesti, i protagonisti, in maniera rigorosa ma mai noiosa;
- gli artisti (attori, cantanti, maestri di musica, storici dell’arte, esperti di cinema) leggono, interpretano, ritrovano, sempre rispettando il testo nella sua integrità.
Ne viene fuori un’ora e mezzo abbondante di letture e impressioni, di suggestioni e inviti alla lettura (o ri-lettura), scoperte e rivisitazioni, emozioni e riflessioni. E sono letture e incontri che variano nel tempo e nello spazio, per riaffermare l’importanza decisiva e centrale della cultura, della lettura, della corretta interpretazione dei testi, della magia e della suggestione delle parole (della musica, e delle immagini), della leggerezza e della serietà, e al tempo stesso, come dice il titolo degli incontri, per “risvegliare reminiscenze” (la frase è tolta dalla Introduzione di Giuseppe Gioachino Belli alla raccolta dei propri sonetti), e cioè confrontarsi sul grande patrimonio della nostra storia.
Temi degli incontri di questa stagione:
- anniversari: il caso Moro, il 68, la fine della prima guerra mondiale;
- la grande letteratura di ogni tempo: Petronio, Galileo Galilei, Jane Austen, Emilio Salgari, Friedrich Dürrenmatt;
- parole in musica: le opere in musica dai drammi di Shakespeare;
- Napoli: la sua lingua, la sua musica, la sua letteratura;
- la scrittura al femminile (di donne, sulle donne): Donatella di Pietrantonio;
- la scienza: ecologia ed etologia;
- arti figurative: il mondo dell’adolescenza nelle arti figurative.
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