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Di Gianni Clementi
con Massimo Venturiello
e un'orchestra "da barba" siciliana
diretta da Domenico Pontillo
regia di Massimo Venturiello
al 6 al 18 novembre 2012

 



Un gradito ritorno, quello di Massimo Venturiello al Teatro Vittoria. Dopo aver diretto nella scorsa stagione lo spettacolo “Zoom” di Tosca, interpreta quest’anno un testo intenso e originale dal titolo “Barberia – Barba, capiddi e mandulinu!”. Ambientato in una Sicilia d’altri tempi racconta senza mai cadere nei luoghi comuni la storia “du varveri” (il barbiere), della sua esperienza da emigrante a New York, del suo ritorno, per motivi oscuri, in Sicilia, della sua bottega popolata da personaggi depositari di una cultura antica, narratori eccezionali, anziani cantastorie, picciotti malinconici. Ad accompagnare il barbiere nel suo racconto una piccola orchestra di autentici  vecchi barbieri siciliani che con un tamburello, un mandolino e una fisarmonica abbandonati in un angolo della barberia danno vita a melodie istintive, ritmi quasi tribali. E queste note non appuntano solo la vita “du varveri” ma raccontano soprattutto, a metà tra una storia di Andrea Camilleri e le atmosfere di Buena Vista Social Club, le passioni di un popolo e di una terra; raccontano di sole, arance rosse, zagare, ricotta, tonnare ma anche di malaffare, sangue, donne piangenti vestite di nero. Senza dimenticare in fondo che “Barberia” è la storia di un barbiere, e un barbiere che si rispetti è il custode di mille segreti e la spia per eccellenza.

 

Ad accompagnare Massimo Venturiello sarà il maestro Domenico Pontillo che dirigerà quella che lui stesso definisce una vera “orchestra da barba”.

 

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